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Un variegato affresco di una città e dei personaggi pittoreschi che in essa hanno vissuto dal secondo dopoguerra fino agli anni '80. L'autore in queste pagine racconta ancora una volta della sua amata Foligno e di quell'umanità che colorava i suoi vicoli, con sensibilità e sottile ironia. Franco Bosi ha saputo rendere giustizia e immortalità a Carnòale, a Silla, a Sughino, a lu Tassu de Budino ed a tanti altri protagonisti della vita cittadina tratteggiandoli con poche parole e riportando succosi e gustosi aneddoti che sono ormai parte della memoria collettiva dei Folignati. Ad arricchire ulteriormente queste pagine contribuisce una postfazione di Fabio Bettoni che rifinisce questa opera pittorica e umana allo scopo di consegnare alla nostra epoca il racconto di come si viveva in quegli anni difficili del secondo dopoguerra e non solo.