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Il confronto tra la teologia, il pensiero economico e le passioni civili animato durante le Settimane di cultura religiosa di Camaldoli tra gli anni Trenta e Quaranta trovò nella stagione costituente un momento fondamentale di verifica e di attuazione: si compì in quel frangente il complesso avvicinamento alla politica delle personalità che spiccheranno all'interno della classe dirigente cattolica dell'Italia repubblicana. Il volume spiega come la spiritualità e la cultura religiosa possano aiutare a comprendere l'inedita ma decisiva presenza organizzata dei cattolici all'interno del nuovo sistema democratico dopo la seconda guerra mondiale. Si analizza in che modo il confronto con il capitalismo e la democrazia interrogò la loro personale vita di fede e quale bilancio e quali prospettive dedussero dalla lunga vigilia di preparazione, senza trascurare il significato della scelta resistenziale per molti di loro. Gli autori evidenziano come i laici cattolici motivarono l'impegno nella Democrazia cristiana negli anni della ricostruzione e nelle battaglie della prima età repubblicana e quale interpretazione diedero della politica intesa come un'alta forma di testimonianza cristiana.