Tab Article
La prima tentazione, quando si affronta il tema del gioco d'azzardo, è quella di prendere in esame l'aspetto problematico, quello che "fa notizia", che scuote le coscienze, che alimenta l'idea che il primo prodotto della recessione sia la disperazione che spinge alcuni cittadini a cadere nella spirale del gioco. Allorquando si prende in esame l'impatto sociale sul gioco d'azzardo, il primo luogo comune da sfatare è che i giocatori "problematici" rappresentino una quota significativa dei giocatori e che dunque il gioco d'azzardo abbia un effetto negativo sulla comunità. Il Rapporto realizzato su questo tema dalla Fondazione Bruno Visentini evidenzia come in Italia, dove si stima che oltre il 44% dei cittadini tra i 18 e i 75 anni abbia giocato almeno una volta nell'ultimo anno, lo 0,9% (secondo il PGSI, Indice di gravità del gioco problematico) deve considerarsi problematico.