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I bambini, depositari di profonda saggezza rispetto a una società sempre più disumana e folle, dominano la prima parte del libro. Bambini, speranza di un futuro migliore, segnati da colpe e responsabilità di un mondo senza pietà, immerso in un divenire immutabile. E là dove c'è l'infanzia, c'è sempre la presenza eroica di una donna, àncora di salvezza. Un filo sottilissimo lega i vari personaggi della seconda parte, in una ragnatela di destini incrociati. Essi vivono, spesso, in paesi lontani, amandosi; altre volte, pur abitando nella stessa casa, gli unici sentimenti condivisi sono l'odio e la paura. Incomunicabilità e dramma, amore, passione e libero arbitrio. Differenti luoghi del mondo e diverse epoche storiche, ma quasi identici vissuti. Il distacco, la fuga da guerre e miseria alla ricerca di pane e libertà uniscono "Ritratti d'infanzia" e "Corrispondenze", le due sezioni che compongono "Le donne, i bambini e la guerra".