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Il volume, curato da Bruno Corà e pubblicato in occasione della personale di Bruno Conte "Sottesi attrali" (Galleria CONTACT arte contemporanea, 1-15 ottobre 2017), contiene anche un racconto inedito dell'artista. Le opere qui illustrate sono costituite da costruzioni in legno con interventi di pittura e collage e rappresentano la scelta oggettuale dell'artista, che si è distinto nel tempo definendo delle immagini-evento. Opere concettuali che eludono una rispondenza illustrativa letteraria per agire nella capacità formale attuando una interiore metafisica. "l lavoro di Bruno Conte - scrive Bruno Corà - ha una valenza disorientante ed estraniante molto forte, appunto, con un grado di dissolvenza metamorfica costante che va dalla fisicità della manifattura alla metafisicità delle idee, dei pensieri e delle sensazioni enigmatiche, del tutto insolite. Egli ha rinunciato a molte forme, a molte concezioni, a molti luoghi poetici aventi 'corso legale' - per così dire - cioè entrati e accolti nella sensibilità di molti di noi; rinunciare ha significato per lui costruirsi un lessico concettuale formale, plastico e spaziale inedito".