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Un libro che traccia la storia del movimento della psicologia analitica fin dalla sua lontana origine nel 1913, arricchito di un'appendice che lo completa fino ad oggi. L'autore, che ha sempre vissuto nell'ambiente, racconta la crescita e la diffusione del movimento junghiano in tutto il mondo; narra dei successi, delle rivalità personali e dei dissapori teorici che hanno attraversato la storia degli analisti junghiani, fornendo anche nuove informazioni sul presunto antisemitismo di Jung e sul suo sempre controverso rapporto con il nazismo. Ne emerge il quadro di uno junghismo ramificato, fatto di persone vive e appassionate che hanno contribuito a diffondere la teoria e la pratica della psicoterapia junghiana. Unico nel panorama librario in Italia, "Gli Junghiani" si rivolge non solo a coloro che lavorano nel campo dell'analisi ma si rivela una lettura fondamentale anche per tutti gli studiosi del pensiero di Carl Gustav Jung.