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Di una casa con una grande bocca sul tetto, di mappe tatuate sulla pelle e viaggi in terre sperdute, di intrecci e vicende che portano a scoprire l'ignoto, approdi di un viaggio che non ha fine, nel suo circolare svolgersi tra le storie che incontrano la meraviglia. Con questa sua opera, Maurizio Corrado ci trasporta in un universo immaginifico con una prosa che ha il potere di evocare luoghi sconosciuti, traiettorie indefinibili del sapere, una scrittura fatta di immagini che si appartengono, parole che si rivelano raccontandosi, come a ricordarci di quel grande viaggio della coscienza, "questo ammasso di reale" che "di volta in volta si chiama immaginario, inconscio, parte nascosta, memoria".