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L'archeologo preistorico spesso ha a disposizione pochi elementi per ricostruire quadri di vita quotidiana. Con il racconto "La Venere in viaggio" l'autrice ha cercato proprio di collegare i punti certi tra loro per offrire ai lettori un'immagine più comprensibile della vita dei nostri antenati. Lo ha fatto in modo originale, affidando il racconto ad un osservatore inanimato, un sasso molto speciale, a sua insaputa destinato a diventare una statuina femminile, un oggetto di grande importanza culturale per il gruppo umano che lo produsse. Il racconto, una sorta di autobiografia, fatto in prima persona dal grosso ciottolo, tocca diversi aspetti della vita degli uomini che lo scelsero e lo modellarono: la ricerca delle materie prime, la caccia, l'accampamento, cerimonie, incontri con altri gruppi, spostamenti sul territorio, ricerca di altri luoghi più favorevoli alla sopravvivenza. La narrazione è resa più piacevole da alcune licenze "poetiche". Ma il piccolo libro offre anche delle note storiche utili ad inquadrare il periodo della preistoria oggetto del racconto e le vicende legate al ritrovamento della statuetta e al suo arrivo al Museo Nazionale Preistorico di Roma. Età di lettura: da 7 anni.