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Si associa spesso il termine Osteopata a chi sa scrocchiare un'articolazione, o chi applica delle tecniche viscerali, magari chi ha acquisito metodiche cranio-sacrali, in realtà non è così. Quelle appena descritte sono caratteristiche tecniche, ovvero saper applicare una manovra, non fare un ragionamento osteopatico. La differenza tra essere osteopati e tecnici osteopati è tutta in queste poche parole: una scienza non si basa sul sapere o meno delle formule, ma su come applicarle. Il testo apre a nuovi ragionamenti, possibilità di sviluppo che sono alla base del progresso. Non si mettono in discussione le basi del pensiero osteopatico, né si affrontano; vengono invece riviste le tecniche dell'applicazione della terapia manuale. Vengono dati i punti sui quali far poggiare un ragionamento terapeutico, e i cardini sui quali far sviluppare le tecniche. Gli innumerevoli dati da acquisire sono innovativi, basati su studi scientifici, integrati con ragionamenti fisici; essi rappresentano i requisiti indispensabili per una terapia ragionata e consapevole, incentrata sul paziente e non sul terapeuta.