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In questi dialoghi con p. Bigi si vuol dare fiducia e speranza all'uomo d'oggi, perché riesca a districarsi dalla complessità del mondo odierno elevando lo sguardo oltre se stesso, alla ricerca di nuovi orizzonti. Questa modalità d'approccio, aperta al confronto e all'ascolto, è propria della filosofia francescana che è la filosofia dell'insufficienza e della povertà dell'uomo, a cui solo Cristo povero, uomo perfetto e vero Dio, può dare senso e significato, aprendo le porte a un nuovo umanesimo che trovi alimento negli Scritti di S. Francesco d'Assisi. P. Bigi è il portavoce di un sapere (sàpere=assaporare) che, oltre a ricuperare il pensiero nel suo evolversi dall'antichità fino ai nostri giorni, sia anche proteso, sulle orme di S. Francesco, alla valorizzazione di un conoscere affettuoso. Alla ricerca impersonale di una conoscenza dettata dalla pura "curiositas", come quella scientifica, p. Bigi contrappone una ricerca che si muova in due direzioni connesse profondamente tra di loro: chi sono io? che cosa so io? Così facendo, egli propone itinerari di riflessione che possono aiutare gli uomini e le donne del nostro tempo a trovare risposte alle domande sul senso della vita.