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La parola "PARS" deriva dall'antico nome del clan principale di Ciro il Grande "Pars", o "Parsa", dal quale deriva il nome greco Persis, che sta all'origine del nome Persia. Il nome allude, etimologicamente, all'antica tradizione persiana, assunta come bagaglio memoriale dai tre giovani artisti iraniani Vishka, Amir, Rasta, che espongono le loro opere per la prima volta a Noto, capitale del Barocco. Questo nome rinvia anche, metonimicamente, al termine latino "pars", cioè, "parte", "territorio", "confine", formatosi dal verbo latino "parere", che significa "partorire", "lasciare", "creare". Nel percorso artistico di Vishka, Amir e Rasta - espressione del clima culturale che si respira oggi in Iran divengono centrali una preziosa eredità culturale, quella della terra di origine, filtrata attraverso la contaminazione di pratiche riconducibili alla loro formazione europea. Testi in catalogo di Ornella Fazzina e Salvo Sequenzia.