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Il libro illustra l'itinerario di un'esperienza di didattica museale svolta a Gibellina. "Il tempo presente è fortemente impegnato a individuare e applicare nuovi metodi per l'audience development e l'audience engagement e così per garantire l'accesso alla cultura a tipologie di pubblici sempre più diversificati e a un numero maggiore di persone, è necessario che vengano attuate nuove strategie e modalità di trasmissione della conoscenza. Tutto questo è vero e necessario, soprattutto se valutiamo quanto oggi il pubblico sia passato da spettatore passivo a produttore egli stesso di cultura. I nuovi media, le opportunità di comunicazione in tempo reale e le sollecitazioni intellettuali e culturali che tutto ciò può provocare, hanno profondamente modificato non solo la percezione che il pubblico ha dell'arte in tutte le sue molteplici forme ma anche le possibilità e modalità di accesso alle informazioni. Il cambiamento più importante, però, sta avvenendo più in profondità: gradatamente il patrimonio culturale è entrato nella categoria dei commons, cioè di quei beni primari da cui non può prescindere la vita delle persone e che, dunque, alla collettività appartengono" (R. Mencarelli)