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Un degno pazzo! È proprio la veste per me. Bisogna che io abbia la libertà, come lo sconfinato privilegio che ha il vento, di soffiare su chi mi pare; perché tale l'hanno i pazzi. Datemi dunque il permesso di dire ciò che penso e io purgherò da un capo all'altro l'impuro corpo di questo infetto mondo. Ecco le parole che, più di ogni altra, hanno ispirato questo testo che è un omaggio al Bardo il quale, conoscendolo bene, avrebbe certamente apprezzato un'indagine svolta su due piani differenti ma imprescindibili e complementari: quello teorico e quello pratico. Per la teoria, e cioè la critica storico-teatrale, abbiamo analizzato, con gli strumenti abituali, il teatro come fonte di ricerca storica e mass-media ante litteram, mentre per la pratica, ci siamo spinti fin sul palco con opere originali e riscritture shakespeariane. Una delle pièces è irriverente e ironica, l'altra più adatta a un percorso didattico trasversale mentre le riscritture asciugano il testo originale rendendolo più fruibile al pubblico moderno.