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Un registro narrativo unico e potente. Ambientato nel nord Italia contadino del secondo dopoguerra, "La coscienza di un povero idiota" raccoglie storie spesso violente e crude come la terra che si coltiva, strazianti e fertili quanto la morte che genera altra vita nel ciclo naturale. A lacerare la membrana delle convenzioni sociali e del fluire immutabile delle stagioni è una folla di donne e di uomini capace di rabbia, passione, di esplosioni liriche inattese e disorientanti. Una raccolta di racconti che va in deroga a ogni luogo comune e affonda la lama profondamente dentro alla carne.