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"Ho avuto una doppia fortuna. La prima: dei genitori che mi hanno spinto a pensare in modo autonomo e indipendente, lasciandomi la libertà delle letture più diverse, dagli albi a fumetti ai romanzi di avventure, e poi ai classici antichi e moderni, senza aver paura di quelli considerati (all'epoca) scandalosi, dall'Asino d'oro di Apuleio a Santuario di William Faulkner, a Lolita di Vladimir Nabokov o all'Ulisse di James Joyce. La seconda fortuna: un incontro già sui banchi del liceo Berchet con Ludovico Geymonat, diventato frequentazione assidua nelle aule della Statale. Filosofo e matematico insieme, ma anche antifascista militante e comandante partigiano, Geymonat aveva fatto rivivere a Milano discipline come logica, filosofia della scienza e storia della scienza, intese non come meri agglomerati di nozioni, ma come forme in cui si era storicamente dispiegato l'uso critico della ragione. Contestare e creare: questo dovete fare 'voi giovani', ci diceva allora." (Giulio Giorello) La straordinaria avventura del pensiero di Giulio Giorello, raccontata dalle voci e dalle testimonianze di chi lo ha incontrato e ne ha condiviso le appassionate esplorazioni tra filosofia, scienza e impegno civile.