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«Queste poesie della silloge "Amore in quarantena" di Gino Goti nascono dal mese di marzo 2020. È marzo, appunto - sebbene in pandemia - il mese della rinascita alla vita, nel perpetuarsi eterno e misterioso della natura. Che risponde alle proprie leggi. Così come l'amore non risponde ad altri che a se stesso. Quell'amore, appunto, che ha orrore di tutto ciò che non sia se stesso. E questa raccolta lo dimostra inconfutabilmente. (...) Amore come croce e delizia, gioia e pena. Perché, come dice la Yourcenar, "L'amore è un castigo: siamo puniti per non aver saputo, o voluto, restare soli". E l'amore, appunto, non ammette solitudine, ma è insieme delirio e quiete accesa, desiderio acuto e potente di condivisione. Perfino nel buio più oscuro, non siamo mai soli. Perché l'amore è un "delitto" per il quale si ha, giocoforza, bisogno di un complice. Amore, insomma, come alimento di vita (...)» (Sandro Allegrini)