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Questo libro costituisce la ristesura della Tesi di Dottorato di Ricerca discussa dall'autrice nel 2015 e che ha ottenuto la Menzione d'Onore alla X Edizione del Premio Bruno Zevi. Il lavoro indaga il primo periodo di attività di Oswald Mathias Ungers negli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento, in un intreccio di casi e sperimentazioni, di approfondimento teorico e accrescimento intellettuale. All'interno di questa fitta trama di avvenimenti, opere e contributi, sono evidenziate le due opere cardine: la Haus Ungers in Belvederestraße n. 60 a Köln-Müngersdorf, e il manifesto ideologico Zu einer neuen Architektur. La prima spicca nel contesto delle opere realizzate nella Colonia del Dopoguerra per la densa complessità formale, frutto di molteplici azioni compositive e forme primarie. L'attenzione della critica non tarda a porre gli occhi su questo piccolo edificio e, in generale, sull'opera del giovane Ungers, innescando il fervido dibattito, che porterà alla redazione del manifesto, scritto con la collaborazione del collega e amico Reinhard Gieselmann.