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Quanto c'è di "umano" in ogni animale e, contemporaneamente, quanto di "bestiale" alberga nell'uomo? A queste domande "socio-esistenziali" cerca di rispondere Janna Carioli in queste 28 piccole storie noir che stimolano lo spettatore (o il lettore) a indovinare la vera identità del personaggio prima che l'ultima battuta sveli che il narratore di ogni singola storia non è un homo sapiens ma un esemplare zoologico, ogni volta diverso. Nati come piccoli monologhi da centellinare un pezzo alla volta in edizione radiofonica, questi pastiche ebbero una seconda vita in teatro nel 2004 grazie al sodalizio, artistico e familiare, dell'attrice Angela Baviera e del regista Gabriele Marchesini. Angela scelse dieci di questi pezzi, li legò in un tutt'uno drammaturgico e camaleonticamente (ecco un altro animale umanizzato!) li rappresentò. Nel 2019 a cimentarsi in questa spericolata performance tocca al figlio di Angela, scomparsa nel 2008, Emanuele, ancora una volta sotto la direzione del padre Gabriele. Altri dieci personaggi, in parte identici alla prima edizione, in parte nuovi, che costituiscono la base per uno sfoggio di bravura per un attore di razza.