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Con il volume "Viaggi di un tedesco in Inghilterra nell'anno 1782", qui per la prima volta tradotto in italiano, Moritz rese le isole britanniche tra le destinazioni predilette da scrittori ed eruditi della seconda metà del secolo dei lumi. L'opera illustra in modo esemplare il momento di transizione in cui la letteratura odeporica tedesca all'epoca si trovava, aprendo la strada alla modernità: pur non abbandonando del tutto il resoconto di viaggio di ascendenza illuministica, una sorta di catalogo ragionato di luoghi e monumenti descritti analiticamente, i "Viaggi di un tedesco in Inghilterra", richiamandosi alla Empfindsamkeit di provenienza inglese, anticipano la relazione odeporica che sarà propria del Romanticismo, in quanto pongono in gioco la disposizione psicologica e il vissuto dell'autore, lasciando emergere l'approccio personale del viaggiatore nei confronti del nuovo contesto. Non interessa più cosa il soggetto vede, ma come egli percepisce il mondo. Con tono spesso ironico e divertito, non privo di punte di malinconia, Moritz conduce il lettore dalle Sehenswürdigkeiten canoniche di Londra attraverso Richmond, Stratford-upon-Avon e Oxford fino alle grotte di Castleton.