Tab Article
Il volume getta uno sguardo sulla scuola come spazio strategico di scambi, incontri, interazioni fra studenti nativi e studenti migranti di prima e seconda generazione. Un orizzonte relazionale che ridisegna, reinventa, riconfigura attraverso plurali forme di rappresentazioni giovanili - mai sganciate da emozioni, sentimenti, empatie - le nuove geografie di un'Europa oggi più che mai in profondo disequilibrio. Il testo, che parte della ricerca "Bodies Across Borders: Oral and Visual Memory in Europe and Beyond" (acronimo BABE), si apre anche, attraverso i contributi di studiose e insegnanti, a luoghi e prospettive che sempre contemplano la questione della memoria culturale e visuale della migrazione. Una prospettiva che, per i migranti, guarda alla rappresentazione del confine, del transito, dei ricongiungimenti a famiglie e gruppi. È il caso dei bambini peruviani che dopo anni di attesa nel loro paese ritrovano in Europa padri e madri. Ecco allora che l'Europa diventa uno spazio prefigurato, immaginato, sognato dentro e fuori le trame reali e simboliche delle memorie.