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Succede a tutti, prima o dopo, di pensare: basta, ora mollo tutto e me ne vado. Capita di arrivare a un soffio dal punto di svolta, a un centimetro dalla libertà e dal sollievo, ma poi si torna indietro e si lasciano stare i propositi di cambiamento. Di solito succede così. Anche a Teresa Guerrini, la protagonista di questo romanzo, è successo, una sera al rientro dall'ufficio, quando tra le email trova una fattura "fuori scala" dell'operatore telefonico: i suoi figli hanno esagerato con i download da Internet e in un solo mese hanno speso l'ammontare del suo stipendio. È la goccia di troppo, l'ultima in un bicchiere già colmo e Teresa questa volta non torna indietro. D'impulso, senza pesarne le conseguenze, prende il primo volo in partenza da Linate e lascia a terra le difficoltà, la pesantezza delle sue giornate, spese tra figli adolescenti sempre in rivolta, un marito bancario all'ufficio mutui in crisi mistica e un lavoro impegnativo, all'ufficio Controllo Qualità di un'azienda tessile sull'orlo del fallimento. Quando Teresa atterra, ad Amsterdam, sente di non voler più tornare alla sua vita di tutti i giorni e tantomeno in ufficio dove è stata costretta a certificare il falso per nascondere la presenza di sostanze chimiche nocive nei tessuti per abiti. Forse un'altra vita è possibile solo in un altro posto, si trova a pensare mentre cammina per le strade della città sconosciuta, notturna, senz'altro appiglio che la propria volontà. Eppure i pochi giorni che Teresa trascorrerà in Olanda, alle prese con situazioni al contempo normali e straordinarie, le serviranno per rimettere "in asse" il proprio destino. Con la qualità tutta femminile che coniuga il senso pratico con l'attitudine alla fermezza, Teresa Guerrini tornerà a casa sapendo cosa è giusto e si "deve" fare.