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Una tra le ultime abbazie cistercensi fondate in Italia alla fine del XIII secolo ritorna a nuova vita come sede dello CSAC, il Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell'Università di Parma, dove sono raccolti oltre dodici milioni di pezzi appartenenti ai settori dell'arte visiva, dell'architettura e del design, della fotografia, della grafica pubblicitaria, del fumetto, della moda, dei media in genere, in prevalenza riconducibili al contesto italiano del Novecento. Un archivio unico in Europa che si caratterizza per la poliedrica realtà di materiali e di espressioni, attraverso autonomi percorsi o intrecci semantici, concatenazioni e contaminazioni linguistiche. Il libro racconta il percorso progettuale dedicato all'ultima fase del recupero architettonico e di allestimento del complesso dove le diverse componenti in gioco, cioè le collezioni artistiche, il valore storico iconico dell'abbazia, il racconto espositivo, le attività e le esperienze fruitive del luogo, aperte anche ad un pubblico vasto, contribuiscono a determinare una dialettica del progetto tesa a definire un'inedita tipologia: quella dell'archivio-museo-laboratorio a regime universitario.