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Anglista, comparatista, conservatore illuminato (senza rancidumi), Praz passeggia per Roma e la osserva tranquillamente deteriorarsi. Luoghi comuni, velleità, mode e furberie, vitia tutti italiani, che Praz passa in rassegna con esempi che gli sono passati dinanzi nella vita di tutti i giorni, di una società che, sul finire degli anni Cinquanta, si parla e sparla addosso, sono l'oggetto di questo libro, straordinario nella sua icasticità. Tre articoli di racconti, aneddoti, ricordi, Misteri d'Italia è testimonianza della collaborazione di Praz al «Borghese», settimanale fondato nel dopoguerra da Leo Longanesi. La collaborazione di Praz allo storico rotocalco si limitò a soli quattro articoli - mai pubblicati in volume, a parte Retrospettiva preraffaelita confluito nel suo opus magnum La casa della vita (1958). Praz non rinuncia a posare sulla realtà che lo circonda, e che sempre meno gli somiglia, il suo occhio acuto e beffardo di irregolare, delineando un trittico che ben sintetizza lo stile e lo spirito pungente del Professore.