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Vladimir Monamach (XII sec.), conosciuto anche come Vladimir II di Kiev, ha legato il suo nome alla «Istruzione [Pou?enie]», che qui si presenta con il titolo editoriale di Breviario del principe di Kiev. Quest'opera rappresenta un unicum nella storia della letteratura russa antica. Con essa infatti è la prima volta che un laico, un non religioso, si prodiga nell'indirizzare ai propri figli degli insegnamenti di carattere morale. Dal punto di vista personale egli li esorta a seguire la virtù, a evitare ogni forma di eccesso, ad essere morigerati, mentre dal punto di vista sociale l'insegnamento è a venire in soccorso dei più deboli e dei poveri, a praticare la clemenza, a esercitare la prudenza, a non praticare nessun abuso e ad avere rispetto degli altri. L'opera conserva l'eco delle guerre che numerose si combatterono e insanguinarono la terra di Rus' a quel tempo. Tuttavia Monomach si dimostra un uomo moderato ed equilibrato e nella sua Istruzione egli insiste molto sulla riconciliazione, sulla riappacificazione, in russo «primirenie», un vocabolo che ha in sé proprio la tanto auspicata parola «mir» che vuol dire per pace.