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"Così parlò Zarathustra", uno dei cinque libri titanici dell'umanità secondo T.E. Lawrence, è il vero Ecce homo, non sbandierato al pubblico ma sussurrato a se stesso in timore e tremore; è, nel "sistema Nietzsche", l'opera che illumina le precedenti e le seguenti come il sole i suoi pianeti. In essa il grande moralista di Umano, troppo umano, Aurora e La gaia scienza ("il Montaigne, il Pascal e il Diderot della Germania" secondo Buno Bauer), si trasforma in genio religioso, costruttore del "tempio sereno dello Zarathustra" (M. Von Meysenbug); si rivela un Lutero II, rappresentante laico della missione riformistico-religiosa della Germania. Lo Zarathustra è il vangelo della purezza contrapposto al vangelo della carità, è l'esaltazione della vita caduca impregnata di eternità e infinità, contro ogni trascendenza. In tal modo e nonostante le sue pecche, essa non solo è l'opera principale di Nietzsche e di tutta la letteratura tedesca, ma è l'opera principale dell'età moderna, come suo culmine e approdo finale del processo di secolarizzazione con cui essa era cominciata ad opera degli eroici filosofi rinascimentali della natura e che le conferisce il suo carattere fondamentale, rispetto al quale vanno reinterpretati i personaggi e gli eventi di circa quattro secoli di storia europea.