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Nel 2020 ricorre il trecentesimo della scomparsa di Orazio Marinali, uno dei grandi maestri della statuaria di epoca tardo barocca. Nativo di Bassano, ha sviluppato la sua bottega a Vicenza, dopo alcuni anni di formazione a Venezia. Un'attività di famiglia durata complessivamente ottant'anni, che ha lasciato un segno importante non solo nella statuaria da giardino, quella che lo ha fatto conoscere più di ogni altra, ma anche in quella religiosa (su tutte la basilica di Monte Berico) e da interni. L'autore di questo volume, dal taglio per certi versi inedito nella non vasta editoria che riguarda l'opera di questo grande maestro, ha voluto raccontare un Marinali suggeritore di altre storie. Ovvero quel mondo dietro le quinte, legato alla mitologia classica (greca e romana), per cui i nomi di molte sculture, altrimenti emerite carneadi nella cultura della modernità, assumono un valore senza tempo, legato all'uomo, alle sue virtù, come alle sue debolezze.