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Quest'opera racchiude testimonianze di vite vissute all'insegna del destino che accompagna l'uomo singolo. Nella prima parte si parla del padre dell'autore, nato nel 1891 ed emigrato in America a soli 16 anni. La sua esistenza è stata segnata dalla predizione di un amico: «Se resterai in America diventerai un grande "rich man"; se rientrerai in Italia, attraverserai una grande guerra, girerai tutto il mondo e non porterai mai fortuna». Lo stesso vale per la vita dell'autore, raccontata nella seconda parte del volume. Una entità che gli parlava attraverso una persona in stato di trance gli aveva preannunciato che la fidanzata di allora non sarebbe stata la ragazza della sua vita e che sarebbe stato fortunato nel lavoro. La terza parte evidenzia come molte profezie nel corso della storia si siano già avverate. Un destino dunque che predomina, orchestrato da colui che tutto vede e tutto può. Ecco quindi la conclusione di Giuseppe Cipitì, convinto che "quando accade ciò che qualcuno aveva previsto; sarà appunto perché, colui che vede e prevede, dalla strada che noi intraprendiamo, sa già dove andremo a sbattere".