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Per suor Arcangela, monaca senza vocazione, non è facile uscire dall'inferno della rabbia per arrivare alla gioia di sentirsi apprezzata. Forse attraverso la scrittura e l'amicizia può riuscirci, visto che così è scritto nelle stelle. Un'insegnante all'inizio della propria carriera universitaria riceve da una barbona il primo capitolo di una storia, ne resta affascinata e continuerà a dialogare con l'autrice fino a pubblicare tutta la vicenda. Scopriamo così Arcangela Tarabotti nel convento di Sant'Anna a Venezia, nel Seicento, monaca non per vocazione ma per costrizione. Fin dal primo momento, quando riceve l'oroscopo che l'accompagnerà insieme all'amica Regina, sentiamo le sue sofferenze. Seppur tormentata da quella che oggi chiamiamo asma, ha ben chiare le sue aspirazioni: vuole imparare a scrivere per dar sfogo alla rabbia e voce all'intelligenza. Come afferma l'oroscopo voluto da suor Regina, avrà successo senza contravvenire ai voti, restando in convento: diventerà una scrittrice famosa, tanto che i suoi libri troveranno posto nella biblioteca di Mazzarino, il potente cardinale francese.