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"Il «Giornale critico della filosofia italiana» ha compiuto cento anni. Raccontare la storia della rivista fondata nel 1920 da Giovanni Gentile e ancora oggi presente sulla scena filosofica non è un compito facile. Un secolo di vita che si è intrecciato con la storia reale, con i suoi eventi drammatici e le sue svolte, non può essere racchiuso in un fascicolo monografico che nutra l'ambizione, certamente eccessiva, di ricostruirne analiticamente le vicende. Tuttavia ai collaboratori delle pagine che seguono è sembrato opportuno sondare alcuni momenti di un percorso così lungo, mettendo a fuoco come il «Giornale critico della filosofia italiana» abbia affrontato - in contesti diversi e talvolta diversissimi - l'evoluzione della tradizione filosofica. Dal pensiero antico e medievale all'età del Rinascimento, dalla prima modernità sino al Novecento, tenendo uno sguardo privilegiato sulla filosofia italiana con le sue vie anche tortuose dispiegate attraverso i secoli: questi alcuni dei nodi cruciali, ricorrenti con peso differente, con ritmi non scanditi in maniera regolare, persino con assenze e chiusure che hanno pesato. D'altra parte storia della filosofia e filosofia si sono sempre intrecciate tra loro, seppure in modi diversi, secondo un equilibrio instabile e più prossimo ora all'uno ora all'altro termine di un rapporto che non è mai stato reciso del tutto. Ecco perché ripercorrere alcuni momenti della storia del «Giornale» è parsa la maniera migliore per onorarne la lunga vita, senza per questo dare spazio a celebrazioni formali o a una ricostruzione globale che pretendesse di rintracciare il senso ultimo di un'esperienza così variegata. Dai suoi primi passi agli anni più recenti, attraverso sette serie e sotto la direzione di figure diverse - da Giovanni Gentile e Ugo Spirito a Eugenio Ga-rin - che hanno lasciato la loro impronta inconfondibile sui suoi fascicoli, la rivista appartiene stabilmente alla nostra cultura filosofica. Sono mutati i programmi, i metodi di indagine, i campi della ricerca storiografica e le intersezioni con la storia non solo della filosofia; ma cento anni rappresentano un'età venerabile e il «Giornale critico della filosofia italiana» ha conosciuto la buona sorte di continuare ad arrivare ai suoi lettori. Ci auguriamo che possa farlo ancora a lungo." (dalla premessa di Massimo Ferrari)