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In ventitré capitoli è qui la raccolta, riordinata per argomento e cronologia, degli scritti editi ed inediti di Ovidio Addis (1908-1966), figura assolutamente multianime dell'intellettualità isolana del Novecento. Studioso convinto della alterità della millenaria storia sarda rispetto a quella continentale italiana, e rimandata piuttosto a più complesse direttrici mediterranee, fu anche, Ovidio Addis, tutor di un'infinità di laureandi nelle facoltà umanistiche, accompagnatore nelle ricerche "sul campo" e in quelle d'archivio di giovani diversi dei quali destinati all'insegnamento superiore e perfino accademico (come Francesco Cesare Casula che lo considera il suo Maestro); fu corrispondente ed amico di personalità come Alberto Boscolo, Francesco Alziator, Tito Orrù, Luigi Balsamo, e ancora di Antonio Ferrua S.J. e Pasquale Testini, fra i "padri" eccellenti dell'Archeologia Cristiana; fu nel suo sorprendente eclettismo inventore di un prodotto chimico contro le termiti per la salvaguardia di biblioteche e manufatti lignei. E fu anche altro: esponente di primo piano di un sardismo portatore in politica di una matura coscienza democratica e repubblicana in una prospettiva mediterranea ed europea; sindaco di Seneghe, la patria comunitaria alle cui scuole elementari donò per lunghi anni, con singolarissimo e innovativo approccio didattico, il suo servizio di insegnante; libero muratore attivo nella sua loggia oristanese intitolata "Libertà e Lavoro" e uomo di coagulo fra militanti vari per formazione ed esperienze civili. Biografato per la prima volta da Marina Valdès, che ne riordinò e sistematizzò sia il copioso epistolario sia l'amplissima e preziosa dotazione archivistica - dalla famiglia donata negli anni '90 all'Archivio di Stato di Cagliari -, e che ne presentò la figura anche in occasione di convegni e trasmissioni televisive, Ovidio Addis e i risultati delle sue fatiche di studio meriteranno, a partire dalla pubblicazione della presente opera, nuovi approfondimenti.