Tab Article
Giovanni Andreani è un oscuro insegnante di lettere quando, nel 1924, propone a Piero Gobetti la pubblicazione di questo piccolo ma denso volume che nulla ha perso della sua attualità: l'Autore sottolinea infatti il nesso inscindibile tra il carcere, inteso nel suo valore rieducativo, e la scuola, indicata anche dall'allora recente riforma Gentile quale strumento insostituibile per rafforzare lo Stato e disciplinare la società.