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La silloge si presenta come immagine autoriale del percorso esistenziale in "quell'andare oltre" che è una sfida, sicché le dinamiche dell'essere si snodano tra gli intimi meandri. Emergono memorie ed affetti cari, luoghi nobilitati e violati dall'uomo, in un connubio di natura, arte ed emozioni. Un lirismo vivido, intenso ed armonioso si offre a riannodare fili del cuore purificato dall'armonia dei sensi, tra sogni e visioni. Ne parla la scrittrice Gabriella Genisi: "Nella profondità dei versi di Anna Maria Ancona, come nel mare solcato da Ulisse, c'è spazio per il sogno, per il desiderio, per le nostalgie. Poesia dopo poesia, attraverso parole nitide e rotonde, la lettura diventa un viaggio dove è possibile trovare la risposta agli interrogativi esistenziali dell'essere umano".