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"Il viaggio per eccellenza, nella millenaria tradizione occidentale, è il viaggio per mare. Il mito fondante della nostra civiltà narra di Odisseo, il navigante all'eterna ricerca dell'uomo in viaggio verso il sapere, nell'intenzione di spostare i limiti della propria conoscenza più in là, nella vaga speranza, sempre illusa, di arrivare alla fine in un porto sicuro, certo di aver trovato il bandolo della matassa per mettersi, forse, l'anima in pace. [...] Nicola Dal Falco non parla quasi mai di Odisseo, inanellando le perle che gli servono da punti di appoggio e di riferimento durante il suo personalissimo viaggio alla ricerca della poesia in Occidente. Eppure, è l'ombra di Odisseo che funge da guida silente attraverso il mondo della letteratura classica antica, da Ovidio, che scoprì con leggiadra sapienza i luoghi, i tempi e gli dei, ad Apollo, maestro ai fanciulli. Pagina dopo pagina, al ritmo di un raffinatissimo melologo, sfilano i miti greci e latini, Atteone devoto a quella penombra aguzza, dove la luce bagna d'azzurro la terra, Enea errante, condannato a spegnere il proprio volere nel fato di Roma nascente. [...]" (dalla prefazione di Ulrike Kindl)