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"[...] proprio la rivoluzione è il cuore dell'opera, un asse intorno al quale si muovono le idee de La società degli agricoltori filosofi. Essa è intesa quale «rigeneratrice delle virtù umane», in grado di fondare «un radicalmente nuovo ordine sociale». Occorre ammettere che sono idee che vanno oltre la tradizione dell'utopismo e si collocano in un mondo che nel giro di qualche anno vedrà diffondersi i primi programmi socialisti e avrà fatto tesoro di quanto è successo in Francia dopo la presa della Bastiglia. Per Russo e per il socialismo che verrà anche dopo la fase utopistica, la rivoluzione divide il nuovo dal vecchio, con essa il passato smette di esistere. Tra i progetti che emergono nell'opera, c'è l'istituzione di due scuole, per la morale repubblicana e per l'agricoltura, per formare «una generazione di contadini filosofi, felici elementi di democrazia»." (dalla Prefazione)