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"Nato non sei per la morte, immortale uccello! né ti calpesteranno affamate generazioni: la voce che la scorsa notte ho ascoltato in lontani tempi udirono l'imperatore e il giullare; e forse fu il medesimo canto che raggiunse il cuore rattristato di Ruth quando, colmo di nostalgia per casa, proruppe in pianto tra messi a lei straniere; e forse la stessa voce che un tempo incantò una magica veranda, aperta sulle onde schiumeggianti di perigliosi mari, in splendide terre perdute".