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"Mi sembra importante raccontare la genesi di quest'opera, evidenziare alcuni passaggi nodali e gli obiettivi che ne hanno informato la stesura: è la narrazione di parte della storia della mia famiglia con l'efficacia comunicativa della rappresentazione drammaturgica. Sono gli eventi che hanno investito Julia, mia madre, Giangio, mio padre, Lodovico Belgiojoso e lo studio di architettura e di urbanistica bbpr. Riguardano il periodo che va dal 10 marzo 1944, data dell'arresto di Banfi e Belgiojoso, colpevoli di cospirazione e attività clandestine di fiancheggiamento della Resistenza politica e partigiana, alla sofferta comunicazione di Lodo a Julia, datata 12 maggio 1945, della morte del marito, avvenuta il 10 aprile dello stesso anno, venti giorni prima della liberazione del campo di Mauthausen. Tuttavia, questa storia di famiglia, per i temi affrontati, per gli eventi descritti e le informazioni fornite, trascende gli aspetti individuali e intimi per rappresentare una dimensione collettiva e paradigmatica di una condizione disumana e criminale, indotta da un'ideologia mortifera come quella del fascismo e del nazismo." (Dalla prefazione di Giuliano Banfi). Testimonianza di Liliana Segre.