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«Maria Grazia Palazzo disegna e stende gli spazi del territorio ideale dettando tutto ciò che vede nel quotidiano, ma soprattutto, ci svela il sotteso, il pre-agito ponendosi nella posizione privilegiata di osservatrice e mediatrice tra la causa e l'interazione con il mondo, quasi come una aggiustatrice del suo tempo. È il titolo che guida il lettore verso lo stupore e lo spostamento simultaneo tra la dimensione sensoriale e l'esperienza tattile che ogni essere umano fa con il reale. Nella locuzione latina 'Toto corde' è inclusa la consapevolezza di una interdipendenza universale tra realtà e immaginario: con tutto il cuore. Quindi, è con la forza straordinaria dell'amore che si possono trovare, meticolosamente e miracolosamente, connessioni misteriose, fili logico-enigmatici e lessicali tra ciò che è codificato e la complessità dell'invisibile/indicibile. La parola poetica in questo libro si fa personalità e centro focale dell'avventura umana. L'autrice è disposta a denunciare le ingiustizie che vengono taciute scegliendo la strada dell'amore concreto, fertile e suggestivo con la finalità di smentire la persuasione, accompagnare il lettore alla ricerca della verità e, soprattutto, pacificare il ricongiungimento del qui e dell'oltre.» (dalla prefazione di Rita Pacilio)