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"Così, in questo libro, anche noi viaggiamo con l'autore, haiku dopo haiku, alla scoperta di una Cina che non conoscevamo: dinamica e contadina, moderna e bucolica, disciplinata e caotica, fatta di grattacieli e di bambù, del grigiore delle città e del verde degli immensi parchi. Tutti questi contrasti ha descritto Figliolia in 17 sillabe, con la perfezione artistica dell'haiku". (Dall'introduzione di Çlirim Muça). "Leggendo gli haiku di Alberto, mi sono lasciata affascinare sia dai miei ricordi di un viaggio in Cina sia dalle forme degli antichi pittogrammi. Ora entravo più in consonanza con uno, ora con l'altro. Qualche volta mi lasciavo prendere dalla forma di un ricordo, altre volte l'etimologia di un carattere mi guidava a liberare la sua energia". (Dalla nota di Ornella Bonetti).