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"Le 44 voci di donne qui presenti hanno riattualizzato un vissuto utilizzando diverse forme espressive - prosa, poesia, haiku, fotografia - ma tutte ci hanno messo il cuore ricreando binomi di spazio/ tempo, luoghi/situazioni ascrivibili a una marcata sensibilità con cui hanno eseguito uno scavo interiore, non esente da nostalgia né da sofferenze {nostalgia significa infatti "dolore del ritorno"): ritornare al passato può far male, ma ci dà anche la consapevolezza di ciò che siamo stati e di ciò che siamo adesso, del nostro percorso e del senso che diamo alla nostra vita. Le immersioni nel proprio vissuto hanno dato un esito sì cronachistico, ma colmo di elementi emozionali quali paure, ansie, delusioni, dolori e gioie. (Le autrici) ci consegnano paesaggi urbani, agresti, nazionali e oltre confine. Il ritorno all'età dell'oro - l'infanzia - è sostenuto da incursioni nella lingua madre (dialetto) e le madri sono protagoniste di numerosi racconti. Donne per le donne, in quel gioco di matrioske che consente la prosecuzione della vita e vivacizza la solidarietà femminile, non per costruire un fronte o un ghetto, bensì per raccogliere e accogliere diverse esperienze comuni e farne ricchezza da donare. Delicatamente, le narranti tratteggiano figure che altrimenti sarebbero destinate all'oblio: testimonianze di storie personali inserite in contesti che concorrono a formare la Storia, raccontata con timbri diversi perché le autrici hanno estrazioni differenti e tale diversità contribuisce a un risultato corale rendendo maggiormente suggestivo il percorso del volume." (dalla prefazione di Diana Battaggia)