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Si può avere ucciso, e vergognarsene. O avere ucciso più volte, e costruire su quegli omicidi difendibili e anzi necessari un modello di vita, una coerente visione etica del mondo. È così per Tom Ripley, il personaggio più amato di Patricia Highsmith, che ritorna in questo romanzo per proteggere e iniziare alla vita un giovane miliardario, Frank, convinto di avere causato la morte del padre invalido e tormentato quindi dai sensi di colpa. Sotto la guida di Tom, Frank compie un viaggio di formazione, dalla Francia a una Germania pullulante di imbroglioni, rapitori e terroristi, imboccando una spirale di delitti, inganni e tradimenti che lascia senza fiato. Grazie al talento di un personaggio innamorato della vita e capace di uccidere per essa, il gioco a due fra maestro e seguace, tra amante e amato, tra vittima e carnefice, si trasforma lentamente in un duello psicologico snervante, che non lascia dubbi sul genio della scrittrice che Graham Greene ha definito "la poetessa dell'inquietudine".