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È una notte di tempesta nel Mare del Nord. Scosso da venti furiosi, un elicottero lascia Kirsten Nigaard sulla pista di atterraggio di una piattaforma petrolifera. L'ispettrice norvegese è arrivata fin lì per indagare sull'omicidio di una donna che lavorava sulla base di estrazione offshore. La donna è stata ritrovata morta in una chiesa di Bergen, con in tasca un foglio con un messaggio dal testo secco e inequivocabile: "Kirsten Nigaard". L'accoglienza del personale è tutt'altro che amichevole, ma Kirsten non si lascia intimidire. Un uomo manca all'appello e nella sua cabina l'ispettrice scopre una raccolta di foto tanto inquietante quanto importantissima per le indagini. Qualche giorno dopo, l'ispettrice è in Francia, nell'ufficio del comandante di polizia Martin Servaz, appena tornato al lavoro dopo essere sopravvissuto per miracolo a una pallottola che l'ha colpito in servizio. L'uomo scomparso dalla piattaforma è infatti Julian Hirtmann, il serial killer scaltro e inafferrabile che Martin Servaz insegue da anni. Ma c'è di più, in molti dei negativi che Kirsten ha portato via, compare proprio Servaz, pedinato, spiato, sorvegliato. Kirsten mostra a Servaz un'altra foto, quella di un bambino. Sul retro, ancora soltanto un nome, scritto nella stessa grafia del biglietto ritrovato nella tasca della donna assassinata a Bergen: "Gustav". Per Kirsten e Martin, sarà solo l'inizio di un'avventura senza tregua e senza sconti, che li vedrà confrontarsi con il più temibile dei nemici: Julian Hirtmann.