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Si può affermare che l'idea di Stato in Julius Evola segni il culmine dell'inattualità della sua teorica; nulla di quanto egli afferma concorda né col regime democratico del dopoguerra, né a ben vedere con l'idea moderna di Stato e sovranità. Per Evola, lo Stato, se vero Stato, si fonda sulla trascendenza del principio di sovranità, autorità e legittimità, conseguentemente in esso si manifesta un ordine superiore che si concreta in un potere. Ogni unità politica si caratterizza così per un'idea e un potere che la differenziano da qualunque altra associazione o aggregazione sociale e/o naturale. I caratteri della sovranità, cioè dello Stato, sono quelli dell'assolutezza (infallibilità) e della stabilità (intesa come non derivazione) del principio supremo. Introduzione di Claudio Bonvecchio.