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Si sente un tonfo: qualcuno precipita nel vuoto e finisce sul selciato di un vicolo della "Civita". Don Procopio Ballaccheri e Cicca Stonchiti, insieme a Peppininu dô Furtinu, si imbattono nel corpo, apparentemente esanime, dell'uomo e vi riconoscono il famoso scrittore Nino Martoglio. Quest'ultimo, che era solo svenuto, si risveglia. In seguito alla caduta, però, egli ha smarrito la memoria e crede di essere D'Artagnan. Procopio, Cicca e Peppininu cercano di fargli recuperare l'identità, conducendolo in luoghi di Catania a lui notissimi. Soltanto l'intervento dell'anima di Pippo Fava restituirà allo smemorato il ricordo di sé. Martoglio potrebbe risalire fino al piano superiore da cui era precipitato, ma l'amore per Catania e il suo popolo lo induce a rinunciare e a restare catanese tra i catanesi.