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Può un nome condizionare la vita di una donna e farsi destino e segno di una discesa nell'inferno della coscienza individuale e collettiva? Questo è successo a Cassandra Politi, la bellissima giovane che fu costretta a sposare il barone Cesare Iudica di Baulì, alla fine dell'Ottocento, in un paese siciliano della provincia siracusana. "Storia fosca" la definì Luigi Capuana, che se ne occupò in un racconto di poche pagine ma molto controverso, ed è davvero una storia tristissima ed emblematica della condizione servile e coercitiva in cui, fino a pochi decenni fa, versava la donna siciliana. Il racconto si svolge in prima persona, attraverso le pagine diaristiche di Cassandra e alcuni interventi dell'autore-narratore che servono a cucire le parti della storia mancanti nel memoriale della baronessina.