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«La vita e la morte, l'amore nelle sue molteplici forme, lo scorrere del tempo, la ricerca del senso della vita, l'alternanza di luce e tenebra, l'essere per sempre e il silenzio di vivere si susseguono, si rincorrono e s'intrecciano come un gioco di specchi in questa raccolta di versi. Gioco che si rifrange con infiniti chiaroscuri nei mille "riflessi incostanti dei disegni del cuore" ("Dovrei dirlo") catturati dall'autore e trascritti con raggi di sole sul foglio bianco della vita, che come una nuvola bianca si libera nel cielo infinito ("Anatomia di un viaggio")». (Dalla Prefazione di Patrizia Fleres)