Tab Article
«Cantami, o Diva, del Pelìde Achille l'ira funesta che infiniti addusse lutti agli Achei, molte anzi tempo all'Orco generose travolse alme d'eroi...» Inizia così, nella classica traduzione di Vincenzo Monti, la narrazione della guerra di Troia nell'Iliade, poema scritto da Omero. Non contento, il cieco cantore si è preso la briga di raccontare nell'Odissea le vicende del periglioso ritorno di Ulisse nella sua Itaca e, come se non bastasse, si è pure divertito a fare nella Batracomiomachia la cronaca della guerra tra le rane e i topi. Per chi ha già studiato queste opere e chi deve ancora farlo, Marcello ha realizzato una fedele versione a strisce umoristiche che... racconta le cose in tutt'altro modo. Nella rilettura dell'autore senese potrete scoprire la verità sul bizzoso Achille e l'emotivo Ettore, e cosa ci faccia la Piccola Fiammiferaia tra i troiani; conoscerete Ulisse dall'ingegno sopravvalutato e Diomede dal fisico inaspettato; osserverete la passione di Giove per le corse di scarafaggi, il tifo di Giunone per la squadra greca e come se la cava il deforme Vulcano a Battaglia Navale. Seguirete poi l'instancabile Odisseo e la sua scombinata ciurma per terre e mari, entrando nella grotta di quel babbione di Polifemo, affrontando le magie... pubblicitarie della maga Circe e assistendo all'esibizione canora delle Sirene; imparerete che per entrare nella reggia di Nausicaa è meglio portarsi dietro qualche merendina e quanto può essere pericoloso pronunciare davanti al vecchio Laerte parole che finiscono in "atto". Sempre guidati dal giornalista non vedente Omero, apprenderete infine la triste sorte toccata all'ingenuo principe Rubabriciole, vi indignerete per la stronzaggine senza rimedio del re Gonfiagote, rabbrividirete davanti ai folli esperimenti del professor Frankentop, ammirerete la tecnica di Rodiporro nel Lancio del Topo e quella di Rubamiche nel Lancio del Macigno alla Cieca. Insomma vi farete insieme una cultura... e un sacco di risate!