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Questo testo si propone con la funzione non di elaborare i concetti base della geografia - compito svolto egregiamente da altri e in altri contesti - ma di presentare proposte e modalità, facilmente realizzabili, con cui far accedere ai medesimi contenuti i bambini della scuola dell'infanzia e primaria. Le varie attività proposte fanno sempre riferimento ai due aspetti fondamentali della geografia: quello descrittivo che porta a conoscere come sono fatti i paesaggi, i territori, i luoghi; quello interpretativo che porta a domandarsi perché le "cose" di un territorio siano fatte cosi, perché stiano proprio li, a che cosa servano. Far "dialogare" tra di loro gli aspetti che via via vengono messi in evidenza attraverso l'attività didattica, aiuta a sviluppare nel bambino un modo critico di guardare al territorio e a realizzare quella "sintesi" tanto auspicabile per arrivare alla metabolizzazione dei contenuti. L'interdisciplinarietà e indispensabile, perché l'obiettivo generale della scuola dell'infanzia e della primaria non e preparare specialisti in miniatura, ma utilizzare il sapere per lo sviluppo globale dell'alunno. E infatti impossibile fare geografia senza toccare aspetti di lingua italiana e straniera, matematica, scienze naturali, storia, religione, informatica, musica, arte e immagine, scienze motorie; troviamo la geografia anche nella letteratura per l'infanzia, nei cartoni animati, nei disegni realizzati spontaneamente dai bambini. Insomma, parafrasando un celebre motto, tutti per la geografia e la geografia per tutti: la competenza dell'insegnante consiste anche nel saper riconoscere questa sua presenza diffusa e nel saperla utilizzare didatticamente in modo consapevole, con attività e percorsi mirati, prevedendo il ricorso agli strumenti più utilizzati nella ricerca geografica, quali l'osservazione diretta, l'utilizzo e la costruzione di carte geografiche a varie scale, i dati statistici, i documenti iconici e visuali.