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Il Gruppo Corazzato "M" "Leonessa" della G.N.R. costituì un unicum tra le Forze Armate della Repubblica Sociale Italiana. Infatti, fu il più consistente e operativo dei pochi reparti dotati di mezzi corazzati, anche di circostanza, operando soprattutto nella lotta antipartigiana. Ma il "Leonessa" discendeva direttamente dall'omonimo Gruppo Carri che, prima dell'Armistizio, faceva parte della 1ª Divisione Corazzata "M" della M.V.S.N., costituita da personale fedele al Duce, rinominata dopo il 25 luglio 136ª Divisione Corazzata "Centauro II". Dopo la resa italiana, tutto il materiale della Divisione fu incamerato dai tedeschi, inclusi i Panzer III, i Panzer IV e gli Stug.III del "Leonessa". Ma parte degli effettivi della Divisione rifiutarono di combattere contro gli ex-alleati e, rimesse le "M" rosse e la camicia nera si misero in cerca di armi e carri armati nelle caserme italiane ormai vuote, per continuare la guerra accanto ai tedeschi.