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Uno dei romanzi più importanti di James Joyce è la raccolta di quindici racconti "Gente di Dublino". La città natale dell'autore Dublino, viene sviscerata attraverso l'occhio attento dei vari personaggi. Nel libro vengono narrate le storie dì vita quotidiana degli abitanti della città irlandese, "spiritualmente deboli", che hanno paura degli altri, schiavi della loro cultura, della loro vita familiare e politica, ma principalmente della loro vita religiosa. I racconti presentano la città di Dublino sotto quattro aspetti: infanzia, adolescenza, maturità e vita pubblica. Joyce esprime con efficacia il suo amore e il suo spregio per Dublino, microcosmo e riassunto del nuovo mondo. In questo libro, l'autore forza i limiti del romanzo ottocentesco, raggiungendo risultati di grande intensità espressiva. I temi principali sono quelli della paralisi sociale e della fuga. La paralisi investe la sfera morale, intellettuale ma anche pratica, mentre la fuga è conseguenza della staticità, nel momento in cui i protagonisti capiscono la propria condizione e sembrano essere impotenti di fronte a tale situazione. La fuga, ciò nonostante, è destinata sempre a fallire. "Gente di Dublino" ottenne un grande successo fin dalla sua uscita, tanto da essere tradotto in numerose lingue. Nel 1987, il regista statunitense John Huston dal romanzo di Joyce ne trae un film intitolato "The Dead - Gente di Dublino".