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"Giù da qualche parte" ripercorre la vita di Fausto, da bambino problematico e afflitto dall'asma ad adolescente politicizzato nelle ali di estrema Sinistra impegnate nelle occupazioni del Sessantotto; dalla fallimentare ricerca di lavoro nel mondo editoriale alla brillante carriera di trombettista solista, di compositore e poi di attore cinematografico; dalla perdizione nel variegato universo delle droghe pesanti e dell'amore mercenario alla conversione e alla scrittura della sua autobiografia. L'evento scatenante è il colloquio con il diavolo, impersonato da Zago, in virtù del quale Fausto acquisisce abilità musicali straordinarie, diventando una star internazionale osannata in tutto il mondo. Ciò che segue è il racconto di un'inarrestabile ascesa in cui tutto quello che il protagonista tocca sembra trasformarsi in oro, fino al declino in una devastante solitudine e, infine, al trasferimento in un romitaggio dove, se la salvazione è esclusa, almeno a Fausto è concesso il lenimento della letteratura come mezzo per sublimare il male che lo ha reso schiavo e lo segna indelebilmente.